Edizione 2022

CAMERE D'ARTISTA - CONTEMPORANEA VENTIVENTIDUE

Artisti:

Emanuele Moretti, Elisa Selli, Gaia Scaramella, Serena Ciccone, Satya Forte, Riccardo Rufini

A cura di Arianna Sera e Spazio Hangar

Palazzo ducale Orsini-Colonna - Ala Sud

Ogni stanza è una finestra dal quale poter sbirciare all’interno della mente dei singoli artisti; ogni finestra ha la sua angolazione e la sua visuale, in cui l’osservatore esterno può dedurre, capire o addirittura fraintendere le verità celate, una camera di decompressione mentale e spirituale.
Le stanze sono studiate come grandi camere encefaliche, in cui l’artista ha piena libertà di movimento creativo includendo nella propria ricerca qualsiasi mezzo artistico.
Per arrivare a comprendere il pensiero, in particolar modo quello inconscio e irrazionale, è stato dato appositamente loro un lasso di tempo breve per la realizzazione dei lavori. Un esperimento sociale nel quale gli artisti sono diventati spettatori del grande palcoscenico filosofico di cui solitamente sono i registi. Il visitatore è perciò invitato ad attraversare lo spazio fisicamente, ma soprattutto sensorialmente.
L’invito che viene rivolto ad ogni spettatore non è quello di soffermarsi solo sul piano estetico dell’opera d’arte, trattandosi di opere intime e subconsce, ma soprattutto sulle impressioni che ogni singola stanza ha suscitato, nel pieno rispetto del pensiero ideologico e critico dell’artista coinvolto. “Camere d’Artista” è un viaggio sensoriale, intimo e al contempo criptico, un unicum tra spettatore e artista.

La Curatrice di Contemporanea 22 Lab. - Arianna Sera, nata a Roma nel 1996. Da sempre ha mostrato profondo interesse per lo studio del museo e delle discipline artistiche. Si laurea in Valorizzazione dei Beni Culturali e del Patrimonio Artistico Contemporaneo nel 2019. Attualmente collabora con associazioni e fondazioni romane. Lavora come curatore indipendente e produttore di video-documentari. Nel 2021 fonda Spazio Hangar - Nuovo Laboratorio Sperimentale d'Arte con sede a Roma. SPAZIO HANGAR è salotto culturale, vetrina espositiva, luogo di studio e di propaganda artistica, uno Spazio indipendente tutto al femminile, il cui carattere fondante è la ricerca e la sperimentazione.
La proposta iniziale, poi diventata spazio indipendente, nasce e ha come scopo quello di radunare lo studio, il progetto e l’esposizione d’artista in un unico luogo. Hangar è luogo incubatore di proposte, collaborazioni artistiche volte a promuovere l’arte, emergente e non, ciò che culturalmente è attivo e rilevante da un punto di vista universale.

INVITO A PALAZZO. MECENATISMI

Artisti:

Giulio Bensasson, Antonio Della Guardia, Alfredo Pirri, Alice Platrinieri, Eugenio Tibaldi

A cura di Ludovico Pratesi

Palazzo ducale Orsini-Colonna - Ala Nord

La mostra Invito a Palazzo. Mecenatismi è un percorso artistico e simbolico immaginato per restituire alla Città di Tagliacozzo il suo monumento più importante: il Palazzo Ducale Orsini-Colonna. Simbolo di una storia e di una identità comune, il Palazzo Ducale è rimasto chiuso per molti anni e ora, in concomitanza con i lavori di ristrutturazione fortemente voluti dall’Amministrazione, diventa oggetto di una manifestazione di arte contemporanea che porta i cittadini e la popolazione della città a scoprire le bellezze del palazzo attraverso gli interventi di 5 artisti italiani di diverse generazioni: Giulio Bensasson, Antonio Della Guardia, Alice Paltrinieri, Alfredo Pirri ed Eugenio Tibaldi.
Gli artisti, legati alle modalità curatoriali di Spazio Taverna, sono stati invitati in quanto capaci di attivare un immaginario simbolico capace di far rivivere la potenza iconica del Palazzo. Questa sfida, lanciata dal Sindaco della Città di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, e progettata dai fondatori di Spazio Taverna Bassan e Pratesi, è il cuore della manifestazione Contemporanea Ventiventidue, ideata e curata dal Direttore artistico Emanuele Moretti e oramai giunta alla sua nona edizione.
Il Palazzo ha una lunga storia strettamente legata all’avvicendarsi di importanti famiglie romane, che nei secoli sono state promotrici di mecenatismi su tutto il territorio italiano. Palazzo Orsini-Colonna a Tagliacozzo viene ampliato in stile rinascimentale nel XV secolo su un preesistente edificio medievale, dal conte Roberto Orsini, come residenza gentilizia della famiglia Orsini, prima di passare poi alla famiglia rivale: i Colonna. Il Conte Orsini aggiunge il secondo piano, amplia il cortile d’onore e intorno al 1465 commissiona, probabilmente al pittore Lorenzo da Viterbo o ad un anonimo artista detto Il Maestro di Tagliacozzo, la decorazione ad affresco della cappellina e della loggia con i ritratti degli Uomini Illustri, su modello della sala omonima, affrescata da Masolino da Panicale nel palazzo romano degli Orsini
(purtroppo andata perduta), oggi Palazzo Taverna. Lo stretto legame tra la sede di Spazio Taverna (Palazzo Taverna-Orsini) e la sede della mostra è stato il motore del progetto curatoriale Invito a Palazzo. Mecenatismi, che ruota attorno all’idea di porre nuovamente gli artisti al centro della società chiedendo a loro, come una volta accadeva per i nobili, di invitare il pubblico e la città a Palazzo.
La forza simbolica di Spazio Taverna si applica qui all’interno degli ambienti recuperati del Palazzo Ducale, dove l’intervento di restauro diventa occasione di apertura verso l’arte contemporanea, all’insegna di un dialogo trasformativo tra passato e presente.

Alfredo Pirri infatti ha concepito il suo intervento come un punto di osservazione privilegiato sui lavori di restauro che sono in corso nel Palazzo, costruendo una sorta di soglia simbolica, che permette contemporaneamente di osservare l’evoluzione del cantiere di restauro e di rendere fruibile la cappella al pubblico.
L’opera architettonica, che ha accompagnato tutta la durata della manifestazione, è frutto della ricerca dell’artista in grado di interpretare lo spazio con interventi minimali ma fortemente simbolici, in un confronto armonico tra rigore rinascimentale e linguaggi contemporanei.
I tre artisti più giovani, Giulio Bensasson, Alice Paltrinieri e Antonio della Guardia, hanno operano direttamente all’interno della Cappella dove si sono alternati per un periodo di un mese ciascuno. Ognuno di loro ha presenta un’opera site-specific, che ha potuto raccontare attraverso narrazioni inedite la Cappella ai cittadini. Per il mese di agosto la Cappella ha ospitato Rallégrati, l’intervento installativo di Giulio Bensasson legato alla natura casta della Vergine Maria, protagonista della scena dell’Annunciazione, che l’artista rilegge in senso simbolico, in un’epoca dove i simboli si presentano come “ombre evocative di una cultura vetusta fatta di tradizioni e riti collettivi che si assolvono senza spirito critico” dichiara l’artista.
A settembre Alice Paltrinieri ha presentato l’installazione Follow me, legato ad un’idea di fruizione degli affreschi governata dall’artista grazie alla tecnologia, che ha permesso ai visitatori di ottenere visioni inedite e sorprendenti del ciclo pittorico. Ad ottobre Antonio Della Guardia ha concentrato il suo intervento su un singolo dettaglio: l’autoritratto dell’autore degli affreschi, identificato da alcuni studiosi come Lorenzo da Viterbo e da altri come il Maestro di Tagliacozzo. L’artista da vita ad una narrazione differente, basata su “un rapporto di introspezione visiva con l’artista ritratto” spiega Della Guardia.
Ad accompagnare l’avvicendarsi di opere e artisti, durante tutta la durata del cantiere, in una sala al primo piano antecedente alla loggia sono state esposte cinque opere rappresentative dei 5 artisti che “hanno invitano” il pubblico a Palazzo. Queste opere rappresentano di fatto una presentazione del progetto e degli artisti che si susseguono nel riattivare la storia del Palazzo, simbolo della Città di Tagliacozzo.
La mostra è diventa così un progetto di restituzione partecipata del Palazzo Ducale alla Città, attraverso la capacità degli artisti contemporanei di rivitalizzare gli spazi storici con letture spesso inaspettate e sorprendenti, che arricchiscono l’arte del passato proiettandola nel presente, spesso mediante la contaminazione con altri mondi, secondo la filosofia simbolica e trasformativa che caratterizza Spazio Taverna.

Ticket Type	Price	Subtotal
Adult	25	$50
Senior (age above 55)	20
Student (University/ College)	15	$15
Child (age 13 and under)	Free
Total Price		$65